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I LIVELLI DI COSCIENZA
A cura di carlo zanni
REICARNAZIONE EGO E LIVELLI DI COSCIENZA.
COSA SONO I LIVELLI DI COSCIENZA?
“Dagli obiettivi e desideri di un uomo si può vedere il proprio livello di coscienza”.
Cosi citava il Buddha.
Valutare questo è un ottimo metodo per poter valutare noi stessi in primis, non per giudicarci o giudicare, ma per aiutarci a comprendere il punto in cui siamo e dove poterci migliorare.
Ma cosa sono i livelli di coscienza?
Cosa si intende per livello di coscienza e per coscienza?
Il termine deriva dal latino conscientia, a sua volta derivato di conscire, cioè “essere consapevole, conoscere” (composto da cum e scire, “sapere, conoscere”) e indica la consapevolezza che la persona ha di sé stesso, dei propri contenuti mentali, della propria identità, del complesso delle proprie attività interiori e del mondo esterno con cui è in rapporto.
Da cosa dipende dunque il nostro livello di coscienza?
Praticamente in tutta la letteratura spirituale, si dice che il livello di coscienza di un essere, dipende prevalentemente da quanto un anima sia antica.
Ossia da quanta esperienza ha accumulato durante le sue vite, che possono essere state spese sulla Terra, con un corpo umano o animale, o in altri pianeti e forme( anche se in realtà il discorso sarebbe un po’complesso cerchiamo di semplificare il più possibile).
Questo concetto presuppone ovviamente “sposare” il concetto di anima e di reincarnazione.
Concetti che vengono menzionati da tutti i Maestri spirituali che sono venuti sulla Terra, incluso Gesù, che tra l’altro è diventato socialmente il modello spirituale di riferimento, “il punto di arrivo” della nostra evoluzione come esseri umani.
La nostra anima inizia dunque un processo di sperimentazione da uno stato grezzo e involuto a uno stato nobile ed evoluto.
Da uno stato incosciente a uno stato cosciente fino a raggiungere varii livelli di maestria.
Un grande Maestro Paramahansa Yogananda sintetizzò cosi questo concetto: “Dio dorme nei sassi, si sveglia nelle piante, si muove negli animali, inizia a rendersi conto di Sé negli uomini.”
Ossia la nostra anima passa tutti questi “stati” fino allo ststo di “Maestro” e oltre.
Questo spiega la differenza di “sensibilità” tra le varie persone, anche se magari nascono nella stessa famiglia(quindi ricevono la stessa educazione ecc..) o siano addirittura gemelli.
Quindi viaggiando come anime, ad ogni incarnazione acquisiamo la consapevolezza di quanto sia vasto l’universo e le sue meravigliose e infinite possibilità, di come funzionino le sue Leggi, del valore della VITA(che a volte diamo per scontato) e soprattutto del valore dell’AMORE.
Ovviamente non sto parlando dell’amore di coppia, a cui il più delle volte viene associata questa parola, distorcendone il vero significato, ma dell’Amore incondizionato, che è definito invece da tutti i Maestri, semplicemente come uno stato di coscienza.
A tal proposito citerei una profondissima frase di Osho : l’amore NON è un rapporto, l’Amore è uno stato dell’essere che non ha nulla a che fare con chiunque altro..”
Questo non significa che bisogna essere egoisti, ma lavorare su sé stessi, al fine di Essere Amore, che significa semplicemente AMARE, tutto e tutti, significa incarnare l’Amore, generare e proiettare Amore, invece che stare a disquisirne il termine filosofico o violentarne il significato.
Il più delle volte infatti lo associamo a distorti significati romantici, che hanno a che fare invece con la possessività e la gelosia!
Molte volte, forse troppe, usiamo le parole inconsapevolmente, ma ricordiamo che nella parola c’è il principio di creazione!
Con una parola possiamo salvare la vita a una persona, oppure “ucciderla”.
Dunque nel nostro percorso di crescita avanziamo nei vari livelli di coscienza, ossia cambiando e amplificando la nostra percezione della realtà.
Per es se un anima si è incarnata per la prima volta in un corpo umano, proveniente da un incarnazione precedente in un animale (magari una cane o un gatto) farà molta fatica a comprendere e vivere concetti più elevati e aulici, mentre alcune anime arrivano da pianeti molto più evoluti della Terra quindi portano abitudini diverse e messaggi luminosi molte volte compresi da pochi.
Tendenzialmente l’incarnazione in cani e gatti fa da ponte tra l’incarnazione animale e quella umana lasciando cosi all’anima il tempo di abituarsi gradualmente alle abitudini umane.
Inizialmente il nostro ego è enorme e dominante, ma via via andiamo a riprendere coscienza di ciò che invece in realtà siamo, ritornando a essere sempre più “impersonali”, ossia a identificarci non più come individui separati dagli altri e da Dio, ma prendendo coscienza che siamo parti di un unico corpo più grande: l’Universo.
Più siamo “impersonali”, meno siamo nell’ego. Infatti ogni volta che “saliamo” di livello di coscienza acquisiamo saggezza e la capacità di gestire l’ego.
Si acquisisce MAESTRIA rispetto alla gestione della rabbia per esempio o dell’invidia, dell’ ansia , di tutte le emozioni e di tutte le nostre azioni. Acquisiamo gradualmente la consapevolezza di TUTTE le conseguenza che ogni nostro sentimento, pensiero e azione può provocare in noi, negli altri e nell’ universo.
L’ego è la maschera che usiamo per relazionarci con la realtà: è ciò che crediamo di essere, ossia tutto ciò che ci dà un senso illusorio di identità.
È formato da tutto ciò che abbiamo appreso per imitazione diretta o che abbiamo assunto come modelli dalla società, ed anche dai ruoli che svolgiamo e con cui ci siamo identificati.
Per es. fare body building, è in genere un modo per compensare una forma di insicurezza.
Dunque si cerca l’esasperazione del corpo per “mascherare” la propria insicurezza legata alla paura del giudizio. Un po’ come dire: “adesso che sono grosso mi devi rispettare!”
Di conseguenza mantenere questa attività significa alimentare il proprio ego, nello specifico si alimenta la paura del giudizio e la vanità.
Oppure scegliere di entrare nelle forze dell’ordine in molti casi riguarda ancora una forma di insicurezza.
Come dire: “visto che senza divisa non riesco a farmi rispettare, con la divisa e la pistola sei obbligato a ad avere timore di me”.
Una forma di ego di potere.
Quindi si usa la divisa come ruolo e come maschera. In realtà dietro la divisa c’è sempre un essere umano, un anima il più delle volte con un sacco di dinamiche da risolvere.
Mano mano che ci si evolve si abbandonano lentamente queste forme distorsive, guadagnando via via la Maestria e la vera libertà interiore.
Tra l’altro tutte le forme di manipolazioni individuali e di massa fanno leva sui nervi scoperti del nostro ego, utilizzano le nostre paure, l’invidia, la competizione ecc. per portarci a fare a volte cose assurde.
Faccio un altro es. che riguarda l’esercito: si fa leva persuasiva sui giovani esaltandoli a “difendere la patria” mentre invece vengono mandati il più delle volte al macello a morire in nome della libertà. In realtà i motivi delle guerre sono sempre legati al potere e all’economia.
A qualcuno addirittura viene data la medaglia per aver ucciso molti “nemici”, quando invece una mente lucida vedrebbe che ha sterminato dei suoi fratelli.
In questo caso la leva che viene fatta è sull’ego del soldato, in particolare sul senso dell’onore, sentendosi cosi “importante difensore della patria!”
Potremmo quindi definire l’ego come tutto quel “percorso” che ci separa dalla piena coscienza di “Dio”.
Infatti gli attributi dell’ego sono prevalentemente la paura, l’invidia, il rancore, l’odio, il giudizio, la gelosia, l’arroganza, la bramosia, l’avidità, la possessività, l’egoismo e tutte quelle energie cosiddette negative che siamo tanto bravi a vedere negli altri, ma un po’ meno su noi stessi!
Inizialmente queste distorsioni sono palesemente visibili, mentre mano mano che aumenta il nostro livello di coscienza, questi meccanismi diventano sempre più sottili e difficili da notare.
Per esempio, si dice che quando il pettegolezzo (che è una delle energie più subdole), incontra una persona saggia, “muore”.
Questo perché è una persona saggia, sa che dare energia a quel pettegolezzo, non farebbe altro che seminare zizzania e creare possibili litigi e separazione.
Una persona saggia, tende a unire, non a separare! Una persona saggia, sa che mentire non porta a niente di buono, perché alla fine la verità viene sempre a galla.
Una persona saggia, sa che ingannare o manipolare le persone, (per esempio nella vendita), gli si ritorcerà contro in una maniera esponenziale.
E’ solo una questione di tempo, ma i nodi vengono sempre al pettine!
Una persona saggia, sa che fare le cose di nascosto, non porta a niente di buono.
Una persona saggia fa le cose in trasparenza, in verità, poiché nella verità non vi è nulla di cui temere.
Non a caso esiste il detto: “male non fare, paura non avere!
Quindi, gradualmente, durante il nostro percorso di evoluzione lasciamo andare tutte queste “maschere”, che nella maggioranza dei casi utilizziamo inconsapevolmente.
A volte pensiamo di essere furbi, ma anche quando facciamo una cosa di nascosto, pensando che gli altri non ci abbiano visto, la nostra coscienza registra tutto. In realtà ciò a cui dovremo rendere conto un giorno, sarà la nostra coscienza e ad essa non si può scappare!
Come citato prima quindi, più i nostri obiettivi e desideri sono orientati verso l’Amore, verso il massimo bene di tutti e l’evoluzione spirituale, allora significa che siamo a un buon livello di coscienza.
Se i nostri desideri e obiettivi sono ancora solo prettamente materiali, superficiali, carnali e egoici allora significa che abbiamo ancora parecchio su cui lavorare.. e, concedetemi una battuta, poi si dice che non c’è lavoro in questo periodo!
Direi invece che ce n’è più di quanto possiamo immaginare…
Per cui buon lavoro a tutti, un lavoro su noi stessi!
Con Amore carlo zanni.
Love / Gratitude
Libro consigliato : “Resilienti per sempre”. Anna Attolico
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