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LA LEGGE DELL'OTTAVA

A cura di carlo zanni

L’universo è composto di moltissime Leggi, alcune più visibili, altre meno…

Per esempio la Legge di gravità, è una Legge visibile e percepibile da tutti.

Vi sono invece altre Leggi, che sono un poco più difficili da comprendere o da notare, poiché in realtà, attraverso un osservazione più acuta potremmo TUTTI accorgerci di esse.

Leggi a cui, volenti o nolenti, siamo sottoposti e che si relazionano con la nostra vita.

Ricordo sempre che tutto è ENERGIA, ed essa si muove in un modo ben preciso, per quanto il più delle volte, alla maggior parte di noi possa sembrare casuale.

Ricordo inoltre, che tutti noi siamo co-creatori della propria vita e di questo mondo e lo facciamo proprio attraverso l’energia, muovendola e dirigendola attraverso i sentimenti, i pensieri, le parole e le azioni.

Ho spiegato nello scorso articolo

(https://ilcomizio.it/eventi-e-stili-di-vita/eventi/2654/e-vero-che-il-pensiero-crea-la-nostra-realta)

come questo accade. Una delle Leggi importanti di cui prendere coscienza è la Legge dell’ottava!

Per spiegare questa Legge partiremo dalla musica, per accorgerci poi di come funziona in concreto, nella vita quotidiana.

Per ottava s’intende proprio un’ottava musicale.

La scala maggiore, è una successione di 8 note, che hanno una distanza fra loro sempre fissa ed è: tono, tono, semitono, tono, tono, tono, semitono.

Possiamo tutti ricordare le note della tastiera del pianoforte, per semplificare, osserveremo la scala di Do e, si può vedere che tra un Do e il successivo o precedente, vi sono 8 note, ed è per questo che si definisce “ottava”.

Il Do più alla nostra sinistra suona un’ottava più bassa, ossia il suono è più grave, mentre il Do che va verso destra suona a un ottava più alta!

Ma uno potrebbe chiedersi… cosa c’entra tutto questo con la mia vita?

Ricordo che anche la musica risponde alle Leggi dell’energia e quindi ci mostra come l’energia si muove, tutto può essere letto per frequenze e vibrazioni.

Guardando la tastiera del pianoforte, metaforicamente possiamo vedere il Do di sinistra come il nostro punto di partenza e il successivo Do alla sua destra come il nostro obiettivo da raggiungere.

Di mezzo vi sono le altre note, che sono simbolicamente i passi che noi facciamo verso il nostro obiettivo (il Do successivo).

La parte in cui c’è il semitono (per intenderci dove manca il tastino nero sulla tastiera del pianoforte), è il punto in cui dobbiamo stare attenti, in quel punto vi è un calo di energia!

Esso rappresenta, per quanto riguarda il raggiungimento del nostro obiettivo, un ostacolo importante!

Qualche evento che ci può capitare nella nostra quotidianità e che tendenzialmente tende a deviarci del raggiungimento del nostro obiettivo.

Possiamo osservare sulla tastiera, che in particolare i due semitoni cioè i “cali di energia”, sono due.

Uno è poco dopo la partenza tra il Mi e il Fa, mentre l’altro, in particolare, è quasi alla fine, tra il Si e il Do, appena prima del raggiungimento dell’obiettivo (immaginiamo un ciclista che deve fare la volata finale per la vittoria!)

In questi punti dove vi è il semitono, ovvero il calo di energia, dobbiamo incrementare il nostro sforzo!

Serve quindi uno “sforzo aggiuntivo” per poter superare tale ostacolo.

Per es. avviare un attività infatti, richiede uno sforzo aggiuntivo, esattamente nei punti che abbiamo appena osservato! 

Sapere questo ci aiuta a non perdere di vista il nostro obiettivo e a essere preparati al momento di “down”!

Sapere che in quel punto ci aspetta una buca, ci permette di prepararci a superarla, altrimenti rischiamo di finirci dentro e magari uscire dalla parte sbagliata..

Potremmo notare che ci sono inoltre ottave più piccole dentro a ogni singola nota!

E che ogni nostro obiettivo, è un piccolo passo per obiettivi sempre più grandi che la nostra anima si è prefissata, di cui ognuno di noi è più o meno cosciente!

Provate ad osservare i vostri trascorsi e potete notare come questa Legge lavori nella nostra vita! 

Essere PRESENTI significa pre-senti, ovvero senti prima!

Se siamo “presenti”, possiamo per es. sentire prima l’arrivo del treno e spostarci senza farci investire da esso, o notare qualche piccolo/grande segnale che ci avvisa del pericolo-ostacolo, a cui ci possiamo preparare!

carlo zanni

Libro consigliato “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” -P.D.Ouspensky-

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