PROGETTO A.M.A.

Arcangel Mikael Activities

Homepage> Articoli> Il tempo da nemico ad alleato

IL TEMPO DA NEMICO AD ALLEATO

A cura di carlo zanni

IL TEMPO
Nemico o alleato?

Il tempo… è forse una delle illusioni maggiori dell’essere umano?

Facendo un piccolo sondaggio ultimamente sempre più persone mi dicono: “il tempo sembra scorrere sempre più veloce, quello che prima si faceva in un ora, ora sembra impossibile da realizzare nella stessa quantità di tempo”.

Ma.. è solo una percezione, o c’è un motivo che può essere spiegato dalla fisica?

Il grande Albert Einstein per es. affermò che IL TEMPO E’ RELATIVO!

Con Einstein tempo e spazio diventano una cosa sola, nel senso che, a causa della velocità della luce, essi s’influenzano reciprocamente.

Il tempo ha smesso d’essere una questione oggettiva.

Einstein in pratica fa capire che quanto più aumenta la nostra velocità nello spazio (rapportata a quella della luce), tanto più il tempo rallenta e viceversa.

A tal proposito, l’inversione dei poli della Terra che sta avvenendo in questo tempo, causa un rallentamento della velocità di rotazione terrestre e dunque il motivo della percezione del tempo accelerata, può essere dovuto a questo.

La velocità di rotazione della Terra sta rallentando così rapidamente che ogni anno gli scienziati dell’Ufficio Internazionale delle Misurazioni, in Colorado, devono regolare i loro orologi al cesio per compensare un divario che, se non fosse corretto, nel giro di soli dieci anni porterebbe all’inversione della mezzanotte con il mezzogiorno.

Il rallentamento del pianeta è direttamente proporzionale alla caduta del magnetismo.

Tornando ad Einstein, ovviamente al tempo in molti si opposero alla sua tesi , contestandolo.

Dunque per rispondere ai contestatori espresse un concetto simile all’esperimento che vi propongo di fare: provate a passare un minuto seduti su di una stufa rovente e poi a passarlo sdraiati su un lettino facendovi fare un massaggio rilassante!

Poi ditemi quale minuto è passato più veloce tra i due…

Quindi aldilà delle lancette che scorrono, la percezione del tempo varia in base a molteplici fattori.

Le mosche per es hanno una percezione del tempo completamente diversa dalla nostra, il loro sistema neuro-visivo traduce diversamente al cervello la percezione dello spazio tempo, esse ci vedono come se noi stessimo guardando una moviola al rallentatore ed è per questo che non riusciamo a prenderle!

Molti ricercatori affermano anche che si può influire sulla programmazione delle nostre cellule e del nostro invecchiamento comunicando con esse, per esempio, visualizzandosi a 80 anni, con un corpo da venticinquenne ancora giovane e prestante!

Un altro punto fondamentale su cui riflettere è che tendenzialmente ognuno di noi valorizza il tempo in funzione della longevità media di un essere umano.

Un anno quindi potrebbe sembrare tantissimo tempo per una persona che ragiona da questa prospettiva.

La stessa quantità di tempo invece, può diventare irrisoria, se invece che ragionare dalla prospettiva della longevità corporea, ragionassimo dalla prospettiva dell’anima, che è ritenuta immortale o “senza tempo”.

Ragionando dalla prospettiva animica quindi, 20 anni o una vita intera, sono relativamente “importanti”.

Per l’anima quello che è lo scopo più importante è imparare lezioni spirituali e, se per farlo servono 10 anni o una vita intera, tale tempo è necessario/giustificato al fine che si costruiscano le dinamiche utili a creare la “lezione” da imparare. Per l’anima dunque 10 anni o una vita intera, sono un battito di ciglia nell’eternità.

Quindi è importante cercare di non essere schiavi dell’orologio e imparate a godersi il tempo a tale scopo.

Oggi invece quasi tutti siamo sommersi da una moltitudine di impegni che ci portano a uscire dal flusso naturale della vita, entrando in una macchina mostruosa di obblighi e appuntamenti, che tendono a ridurre il VIVERE a una sorta di automatismo di sopravvivenza esistenziale.

Bisogna cercare di stare connessi e “svegli” nel famoso PRESENTE (a cui dedicheremo un articolo la prossima settimana)!

Durante la nascita, durante la vita, durante la morte e dopo la morte la nostra coscienza era, è, e sarà sempre e solo nel presente.

La mente spesso si perde nei sensi di colpa e ricordi del passato, o nelle elucubrazioni e preoccupazioni del futuro, ma in realtà siamo sempre e solo nel qui e ora e ciò che conta maggiormente è lo stato d’animo in cui siamo, nel qui e ora, dunque, prendere coscienza di questo, ci può aiutare a relativizzare la gravità di alcune situazioni o problemi che ognuno ha nella propria vita, per affrontarli con maggiore serenità.

carlo zanni

Libro consigliato: “Come il fiume che scorre” Paulo Coelho.

Leggi anche

PROGETTO A.M.A.

Arcangel Mikael Activities

Responsabile: carlo zanni

Siti partners

Nutrizione Vegana

Liberazione mentale

Estetica e benessere

Metodo Benessere

Spiritualità meditazione

Missione Di Luce

Discipline Bio Naturali

Università Ederel APS

Auto determinaz.

Noi E' Io Sono